Un po’ di pace è tornata nel condominio Atc di via Bologna 267, dopo le scene da far west di metà febbraio con protagonisti alcuni membri della stessa famiglia rom in guerra tra di loro. Nella mattinata di oggi, mercoledì 25 febbraio, parte dei veicoli arsi nell’incendio del 15 febbraio più alcuni furgoni speronati la sera precedente da un rom imbizzarrito sono stati rimossi dalle forze dell’ordine.
All’operazione, iniziata, intorno alle 9, hanno preso parte gli uomini del Commissariato Barriera di Milano, i Vigili urbani e il Risi (ex Nucleo Nomadi) della Polizia locale di Torino. Due carri attrezzi hanno portato via un furgone e un’auto appartenenti ai rom e altri due veicoli dei residenti. Quindi nel cortile restano ancora due macchine e un camioncino. Non si poteva fare altrimenti perché nelle depositerie non c’è lo spazio sufficiente per contenere tutti i mezzi incendiati o speronati in quelle due notti da tregenda.
A bordo di uno dei furgoni rom sono state ritrovate parecchie cose di sospetta provenienza. È possibile che si tratti di refurtive. Il cortile è stato inoltre ramazzato, ripulito e messo in ordine. Gli operatori hanno riempito i loro camion di numerosi sacchi neri pieni di immondizia.
Ma quanto durerà la tregua? Tra i residenti c’è chi è convinto che questo sia soltanto un “breve armistizio”. “Inutile illudersi – ci racconta uno di loro -. Capita sempre così. Prima scatenano l’inferno e poi, dopo i blitz delle forze dell’ordine, sapendo di essere sotto controllo, tengono per un po’ di tempo il profilo basso. Mica sono diventati santi all’improvviso. La sera, infatti, non rinunciano a uscire con il cappuccio del giaccone ben calcato in testa per andare, come sempre, in cerca di qualcosa da arraffare”.
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