La Giunta comunale di Torino ha dato il via libera al progetto "Aiuti all'economia di prossimità", pensato per sostenere le micro e piccole imprese e le nuove imprese del commercio locale e per rivitalizzare aree urbane particolarmente fragili. Il piano è finanziato con un milione di euro, messo a disposizione dal Pn Metro Plus e Città medie sud 2021-2027.
A beneficiare dei contributi a fondo perduto per un valore pari all’80 per cento dell’investimento effettuato saranno gli esercizi commerciali di Barriera di Milano e Aurora (aree particolarmente disagiate). Ogni singolo contributo potrà variare da un minimo di 10mila euro a un massimo di 30mila e sarà destinato a progetti di investimento con caratteristiche di innovazione e saving energetico.
E’ soddisfatto l’assessore comunale al Commercio e ai Mercati, Paolo Chiavarino, che aspettava da mesi l’approvazione di questa delibera, voluta da lui per restituire un po’ di ossigeno ai negozi di prossimità messi in ginocchio dalla crisi economica globale e dalla recente pandemia. “Barriera e Aurora sono quartieri caratterizzati da un forte disagio sociale ed economico, oltre che abitativo – spiega l’assessore ai nostri microfoni -. In più c’è tanta disoccupazione. Il tasso è pari al 13,7 per cento in Aurora e al 13,9 in Barriera di Milano mentre la media cittadina è del 10”.
Non solo. In entrambi i quartieri molte attività sono cessate e perciò si assiste al preoccupante fenomeno della desertificazione commerciale. “Per questo è importante mettere in campo iniziative a tutela del tessuto commerciale al dettaglio in queste aree. D’altra parte sia a Barriera che ad Aurora ci sono anche tanti elementi molto positivi che non vanno sottovalutati, come un particolare senso di appartenenza, la presenza di due mercati tra i più importanti a livello cittadino ovvero il mercato di Porta Palazzo (Aurora) e quello di Piazza Foroni (Barriera di Milano) e poi ancora l’esistenza di numerose realtà associative, sociali e culturali. Insomma c’è interesse, c’è curiosità, anche perché i giovani non mancano”.
L’intervento offre un bel contributo che potrà essere utilizzato per l’acquisto, ad esempio, di frigoriferi, banchi refrigerati, frigovetrine, ma è probabile che la misura sarà estesa anche agli allestimenti dell’area vetrina come le insegne digitali e i display che forniscono informazioni alla clientela. Senza escludere gli impianti di videosorveglianza le casse elettroniche e i registratori di cassa. In altri termini è incluso tutto ciò che è digitale o elettronico, eccezion fatta per i computer perché potrebbero essere acquistati per l’uso personale e magari anche rivenduti.
“Abbiamo cercato di ampliare il ventaglio delle possibilità, in modo che non fosse ristretto ai progetti di risparmio energetico. Per adesso sono state definite le linee generali e i criteri in attesa di far uscire il bando nei prossimi mesi - conclude Chiavarino -. Il percorso sarà partecipato grazie al coinvolgimento delle circoscrizioni e delle associazioni di categoria”.
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