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TRINCERONE, PER LA PULIZIA C'È ANCORA DA ATTENDERE

“Per vedere il Trincerone finalmente libero da erbacce e rifiuti quanto ancora bisognerà aspettare?” Non solo i cittadini sono in cerca da lungo tempo di una risposta a questa domanda. A incalzare il Comune c’è anche la Circoscrizione 6 che chiede un cronoprogramma degli interventi di pulizia e di messa in sicurezza. Stabilire tempistiche certe, a quanto pare, non è però facile, come lascia intendere piuttosto chiaramente l’assessore all'Urbanistica e Coordinamento ai Grandi Progetti Paolo Mazzoleni di fronte alle Commissioni circoscrizionali seconda e sesta riunite in seduta congiunta.


Sotto i riflettori ancora una volta l’ex ferrovia incastrata tra le vie Gottardo e Sempione che farà da stampo al tracciato nella nuova Metro 2. Da anni quest’area è diventata una discarica a cielo aperto. Presto sarà interessata da una grande riqualificazione, ma intanto avrebbe bisogno di essere ripulita perché lì dentro c’è di tutto.


Un tempo il Trincerone era di proprietà pubblica, ma ora appartiene all’Immobiliare Regio Parco che lo cederà (gratuitamente) di nuovo al Comune, come stabilito da un accordo firmato nel 2016, soltanto dopo aver eseguito la bonifica, affinché il Comune possa procedere con i lavori di realizzazione della Metro. “L’amministrazione non può sostituirsi al privato perché ci sarebbe uno spreco di denaro pubblico e quindi interverrebbe subito la Corte dei Conti – spiega Mazzoleni -. Alla bonifica quindi deve provvedere l’Immobiliare prima della cessione che appunto può avvenire soltanto una volta che l’area è stata bonificata”.


Il coordinatore ai Lavori pubblici Enrico Scagliotti chiede al Comune di “fare il pugno duro nei confronti del privato come non ha mai fatto in tanti anni”. Della stessa opinione la sua omologa al Verde Giulia Zaccaro. “La Città non può obbligare i privati a fare in tempi brevi la bonifica?” domanda all’assessore e poi aggiunge: “Per la Circoscrizione è necessario un intervento più muscolare da parte di Palazzo civico affinché la rimozione dei rifiuti sia fatta prima che inizino i lavori per la Metro”.


Mazzoleni sostiene che quando ci sono di mezzo i privati, come accade anche in altre aree della città, il Comune può fare ben poco per ottenere più pulizia. “Anche nei casi in cui si ricorre alle minacce, gli esiti non sono mai soddisfacenti – spiega -. È ovvio che l’Immobiliare interverrà per tempo in modo da evitare il pagamento di penali”. “Con quali tempistiche?” insiste Zaccaro. “La bonifica dovrà per forza essere effettuata non oltre il primo semestre del 2025 per permetterci di dare il via al cantiere come previsto dal cronoprogramma” risponde Mazzoleni.


Non è una buona notizia per i cittadini stanchi dello scempio con cui devono fare i conti da una vita. “Trent’anni di problemi tecnici – dice ironica la capogruppo in Circoscrizione di Fdi Verangela Marino -. Trent’anni di svalutazioni immobiliari, di disagi continui per i residenti che hanno paura anche a uscire di casa. Il Trincerone deve essere pulito perché lì ci sono topi, cinghiali, insetti, ovunque rifiuti. E poi bisogna intervenire nel tratto dove manca il guard-rail perché auto e pedoni devono potersi spostare in sicurezza”.


Il vicepresidente della Circoscrizione Luciano Speranza (Forza Italia) pone l’accento sul livello massimo di degrado dell’area: “Ormai qui si sono accampati anche i clochard. Le piante devono essere tagliate. I marciapiedi necessitano di manutenzione. E poi c’è un evidente problema igienico-sanitario, ancora più vergognoso se si considera che tutto questo accade di fronte a un ospedale, il San Giovanni Bosco”.


Protestano i cittadini presenti in sala. “Qui c’è chi bivacca, chi si buca, chi ci dorme, chi chiede l’elemosina. Ma abbiamo diritto o no a un po’ di dignità?” sbotta Luisa. Qualcuno tra i residenti sostiene che la situazione, per quanto disastrosa, negli ultimi anni è migliorata. La pensa così anche il consigliere Andrea Beraudo (Pd) che dal canto suo suggerisce “un passaggio per capire dove bisogna intervenire e a chi tocca farlo (al privato o al Comune?)”.







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