Era già successo la sera del 22 dicembre, solo tre settimane orsono. Ora succede di nuovo, nello stesso posto, corso Giulio Cesare angolo via Chivasso, vicino alla scuola primaria Parini e ai giardini Madre Teresa di Calcutta.
Anche stavolta un abitante riprende la scena dalla finestra: un ragazzo spara due colpi di pistola, quasi per ingannare il tempo, come se nulla fosse. Spara verso il basso e chissà se si tratta di proiettili con potenziale letale o di colpi a salve. A dir la verità, se pure fosse un’arma giocattolo i colpi fanno impressione, la scena fa impressione.
Quanto è lungo il passo da fare per passare da un’arma a salve a una vera? A dicembre i colpi erano stati sparati verso l’alto e non verso il basso. Questa è l’unica differenza. Per il resto si tratta di due identiche scene di aberrazione e di scempio metropolitano.
In entrambi i casi, i residenti della zona esprimono disgusto e paura. In entrambi i casi è chiaro che qualcosa sta sfuggendo di mano, aggravando un clima già fin troppo avvelenato.
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