SICUREZZA STRADALE, IN BARRIERA CE N'È POCA
- facciamobarriera
- 28 mar
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Strade groviera, attraversamenti pedonali sbiaditi, segnaletica verticale mancante, auto in doppia fila, carri attrezzi appostati negli incroci più pericolosi in attesa di incidenti, problemi di sicurezza stradale di vario genere concentrati in particolare in alcune vie e piazze di Barriera (l'elenco è lungo). Tanti i temi affrontati nella seduta della Seconda commissione consiliare, presieduta dal coordinatore alla Viabilità Enrico Scagliotti. Ma non tutti gli aspetti citati rientrano nelle deleghe dell’assessore comunale alla Sicurezza Marco Porcedda, presente all’incontro. Come spiega fin dall’inizio l'assessore, quei temi saranno affrontati con i colleghi competenti (Foglietta e Tresso) “per migliorare il servizio facendo sì che sulla strada ci siamo le condizioni idonee per poter circolare in sicurezza”.

Ai solleciti dei consiglieri rispondono punto per punto l’assessore, il Comandante Reparto Radiomobile Polizia Locale Torino Fulvio Illengo e il vicecommissario del Reparto Radiomobile Giovanni Roggero.
Per quanto riguarda i carri attrezzi, le sanzioni sono diminuite perché i controlli hanno fatto il loro effetto, inducendo molte ditte a mettersi in regola. “Nel 2024 abbiamo controllato, anche con pattuglie in borghese, 94 carri attrezzi, elevato 205 sanzioni, effettuato sette segnalazioni all’Ispettorato del lavoro per lavoro nero, ritirato otto patenti, eseguito dodici fermi amministrativi dei veicoli e ne abbiamo sequestrati tre. I dati sono risultati in calo rispetto al periodo precedente” spiega il vicecommissario Roggero.
Altro problema grave lungo le strade di Barriera sono le auto in doppia fila (in piazza Respighi, per esempio, o in via Martorelli). “È una brutta abitudine – afferma il Comandante Illengo -. C’è un Reparto che si occupa del sanzionamento a mezzo di telecamere. La pattuglia gira ogni giorno in posti diversi. Si deve ricorrere alle telecamere sulle auto perché se i vigili si fermano per sanzionare la prima auto in doppia fila, tutti gli altri automobilisti in difetto, come li vedono, salgono in macchina e se ne vanno via”.
Alcuni consiglieri suggeriscono di sistemare più dossi lungo i corsi dove i limiti di velocità non vengono rispettati, inoltre si affronta il tema delle telecamere. Il comandante spiega che dossi e occhi elettronici non possono essere piazzati ovunque, esistono norme ben chiare, lo stesso vale per i controlli con autovelox: “La telecamera riprende ma ci deve essere sempre un agente con le qualifiche di polizia stradale che verifica e sanziona. Non è un sanzionamento automatico” sottolinea.
C’è poi da rispondere a chi domanda quanti sono gli effettivi e se la carenza di personale rappresenta un problema per il corpo dei Vigili. L’argomento appassiona Porcedda. Come ricorda l’assessore negli ultimi nove mesi, da quando ricopre l’incarico in altri termini, assunzioni già ne sono state fatte e presto ci saranno concorsi in previsione dei pensionamenti, al momento quando ne esce uno, uno ne entra. “La normativa regionale prevede un agente ogni 550 abitanti, quindi ora siamo in linea – afferma -. Fino a un paio di mesi fa ce n’era uno ogni 547”.
Poi l’assessore focalizza l’attenzione sull’attività interna di rimodulazione e riorganizzazione di tutto il Corpo di Polizia locale, appena avviata. “Insieme con il Comandante dei vigili ho ritenuto che nel 2025 le esigenze della polizia locale se confrontate alle esigenze della cittadinanza sono cambiate rispetto a quelle che erano nel 1980 o anche solo nel 2000 – spiega -. Alcuni uffici, prima estremamente parcellizzati sul territorio, oggi possono essere accorpati in maniera attenta in modo tale da recuperare personale che possa essere destinato a reparti in servizio sulla strada”.
A chi vorrebbe di nuovo vedere in giro per le vie e le piazze il Vigile di quartiere, l’assessore risponde: “È uno degli aspetti su cui stiamo lavorando. La riorganizzazione interna del corpo è mirata anche a ritornare a quel genere di servizio perché riconosco l’importanza della necessità di avere un rappresentante della città con l’uniforme vicino ai residenti e ai commercianti”.
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