top of page
  • Immagine del redattorefacciamobarriera

SCENE DI ORDINARIA FOLLIA SOTTO IL CIELO DI BARRIERA

Barriera, negli spazi dove il degrado e la delinquenza la fanno da padroni come, per esempio, nel famoso triangolo del crack, è sempre meno un luogo adatto ai bambini. Lo sa bene chi è genitore e per motivi svariati non può permettersi di lasciare il quartiere. E’ il caso di Stefania, una nostra lettrice, che vive in Barriera con la sua figlioletta di undici anni e che per ora non ha la possibilità di trasferirsi altrove.


“Alle 7,15 quando usciamo dal portone di via Elvo, per strada già troviamo gente che fuma crack di prima mattina e altri zombie con la siringa in mano pronti a iniettarsi una dose di veleno – ci scrive Stefania -. A tutte le ore del giorno l’aria è inquinata dal fumo che sale ai primi piani e raggiunge le abitazioni. I nostri figli sono costretti a respirare quella porcheria, sempre. Per non parlare dello spettacolo a cui dobbiamo assistere da balconi e finestre. Ieri, per esempio, c’era la drogata brasiliana, purtroppo ben nota qui, che si è messa a litigare con altre donne del suo calibro per poi arrivare alle mani”.


Criminalità, spaccio e consumo di droga, violenza e massimo degrado sotto il cielo di Barriera, che ormai è come il Bronx. I cittadini hanno paura di uscire di casa. Tutti, non solo gli anziani, anche i più giovani, le donne, chi si sente particolarmente indifeso. “Subiamo minacce ogni giorno – continua Stefania -. Oggi, poco prima delle 14, ho parcheggiato l’auto in via Elvo. I bambini con i loro zaini pesanti, al ritorno da scuola, non riuscivano a passare perché c’era il solito bivacco. La famosa drogata con i capelli neri che gira per il quartiere mezza nuda, se ne stava rantolante in mezzo alla spazzatura. Aveva buttato le sue cose per terra. Così ha iniziato a insultarci. Ci ha detto che dobbiamo andarcene da qui perché quest’area appartiene a loro”.  


Pazienza gli insulti, anche se non fanno piacere. Ma altrettanto non si può dire delle minacce soprattutto quando arrivano da una persona priva di lucidità, conosciuta per le sue esplosioni di aggressività che spesso la portano a fare a botte anche con gli spacciatori. “Mi sono spaventata – conclude la lettrice -. Ho chiamato la polizia perché quella sbandata ci ha seguiti fin sotto casa, senza risparmiarci le intimidazioni del tipo ‘ora so dove trovarti’, ‘prima o poi ti faccio fuori’. Ovviamente le forze dell’ordine non hanno potuto fare nulla e mi hanno suggerito di presentare un esposto”. Già, l'ennesimo esposto, come sottolinea Stefania, che molto probabilmente ancora una volta non servirebbe a cambiare qualcosa.

112 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti

Comments


bottom of page