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PRONTO A PARTIRE IL PROGETTO "6 IN SALUTE"

Immagine del redattore: facciamobarrierafacciamobarriera

Prevenzione e benessere della popolazione al centro del progetto “6 in salute”, presentato nel corso della conferenza stampa, nella sala di via San Benigno 22, a cui hanno preso parte gli assessori regionali Maurizio Marrone (Politiche sociali e Integrazione sociosanitaria) e Federico Riboldi (Sanità), il direttore generale dell’Asl di Torino Carlo Picco e il direttore sanitario dell'Asl Torino e dell'Ospedale San Giovanni Bosco Michele Morandi. A introdurre i lavori la Coordinatrice alla Sanità della Circoscrizione 6 Monica Brega e il Presidente Valerio Lomanto che hanno promosso il ciclo di incontri in calendario da lunedì 24 marzo fino a venerdì 23 maggio.

Da sinistra: l'assessore regionale alla Sanità Federico Riboldi, il presidente della Circoscrizione 6 Valerio Lomanto, la Coordinatrice alla Sanità Monica Brega, l'assessore regionale alle Politiche sociali Maurizio Marrone, il direttore sanitario Asl Torino Michele Morandi e il direttore generale Asl Torino Carlo Picco.
Da sinistra: l'assessore regionale alla Sanità Federico Riboldi, il presidente della Circoscrizione 6 Valerio Lomanto, la Coordinatrice alla Sanità Monica Brega, l'assessore regionale alle Politiche sociali Maurizio Marrone, il direttore sanitario Asl Torino Michele Morandi e il direttore generale Asl Torino Carlo Picco.

Prevenzione delle malattie cardiovascolari, diabete, menopausa, invecchiamento sano, pronto soccorso e gestione degli incidenti domestici: tanti i temi che saranno affrontati. “Stiamo lanciando un progetto di sanità territoriale che prevede nove momenti di informazione, durante i quali medici e primari della nostra città incontreranno i cittadini per fornire loro consulenze, rispondere alle domande e sensibilizzare su temi di salute” spiegano Brega e Lomanto, ponendo l’accento sull’importanza della collaborazione tra la Circoscrizione e l'Ospedale Giovanni Bosco e l'Asl Città di Torino.  “Questi incontri, che si terranno in diversi punti strategici della 6, mirano ad avvicinare la sanità ai territori, creando una rete di supporto che non si limiti solo agli ospedali, ma che veda il medico come punto di riferimento anche nella vita quotidiana dei cittadini”.


L’assessore Riboldi sottolinea a più riprese la volontà da parte della Regione di rafforzare la sanità territoriale. “Molto spesso nelle città s’intende l’ospedale come sostitutivo della sanità di territorio, ma non è così. Il lavoro che stiamo facendo con Carlo Picco è di fondamentale importanza per creare una sinergia tra medici di Medicina generale, medici ospedalieri e medici territoriali con l’obiettivo di studiare nuovi modelli che permettano di evitare gli intasamenti degli ospedali”. Nella relazione di Riboldi non manca il plauso all’iniziativa messa in campo, perché fare prevenzione è utile per la salute e per il benessere, sia a livello individuale che per quanto riguarda il sistema sanitario. “Si liberano energie nella sanità pubblica e pertanto diventa possibile investire più risorse per la cura” afferma l’assessore.  


Dal canto suo l’assessore Marrone sottolinea il grande lavoro fatto dalla Circoscrizione per aprire strutture sul territorio o riattivarle. “C’è da andarne orgogliosi. Per far girare soldi nelle periferie non occorre, come qualcuno sosteneva, portare le grandi catene di distribuzione – afferma -. Per riqualificare le periferie servono i servizi pubblici accessibili a tutti”. Marrone poi elogia il lavoro di squadra fatto in Circoscrizione per realizzare il progetto e la capacità di ascolto del territorio dimostrata da Carlo Picco. Per l’assessore un termine astratto come “prevenzione”, grazie a un lavoro svolto in sinergia, finalmente ha trovato un’applicazione concreta nella vita di tutti i giorni, dando risposte alle esigenze dei cittadini che chiedono servizi sanitari più vicini, accessibili e di qualità.


Il ringraziamento all’assessore Riboldi da parte dei relatori è all’unisono. Anche per Carlo Picco e Michele Morandi la Regione ha rivolto grande attenzione alle periferie, mettendole al centro. Prova ne è il lavoro fatto per trasformare l’ospedale San Giovanni Bosco in un’eccellenza del territorio, in grado di essere sia un hub che uno spoke, ovvero di gestire da un lato le patologie complesse e al tempo stesso di fare medicina di urgenza, quella di prossimità che dà risposte immediate agli abitanti del territorio bisognosi di cure.

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