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MILLO TORNA A TORINO PER RIFARE IL MURALE DI PIAZZA BOTTESINI

Francesco Giorgino, in arte Millo, in queste ore sta preparando le valigie per raggiungere Torino e trascorrerci una settimana. Non sarà una vacanza a riportarlo all’ombra della Mole. Motivi di lavoro, piuttosto. Dieci anni dopo la sua prima visita, sempre per motivi di lavoro, è in un certo senso “costretto” a tornarci. Perché quel bellissimo murale, realizzato da lui al civico 6 di piazza Bottesini, non c’è più e quindi lo deve rifare. È rimasto nascosto dalle coperture realizzate per l'efficientamento energetico dell'edificio di proprietà della Cooperativa Arcobaleno.


Impossibile rinunciare a quell’opera d’arte per chi abita in zona. Katia, una nostra lettrice, ci aveva scritto per chiederci se non si poteva fare nulla per riaverla. Lei era abituata a vederla ogni mattina al risveglio dalla finestra di casa. Voltare gli occhi da quella parte della piazza e non scorgerla più le metteva persino un po’ di tristezza, quasi come se avesse perso qualche prezioso frammento dei suoi ricordi. Katia ora gioirà di fronte alla notizia. Anche perché avrà modo di osservare Millo al “lavoro” e magari anche di complimentarsi con lui che restituirà alla piazza “quel pezzo mancante”.


Il pittore, nel 2014 aveva vinto il bando internazionale di arte pubblica B.Art - Arte in Barriera con il progetto Habitat che prevedeva la trasformazione di 13 facciate cieche del quartiere in opere d'arte. La città è di nuovo pronta a ospitarlo dal 24 al 30 aprile. Sull’imponente facciata di 500 metri quadrati realizzerà una nuova scena di vita urbana. Chissà se si tratterà di una riattualizzazione di quella dipinta con il progetto Habitat? Chi abita lì, quindi anche Katia, lo potrà scoprire poco per volta.


"Crediamo fortemente - afferma Germano Tagliasacchi, direttore della Fondazione Contrada Torino - negli effetti di questo tipo di azioni per la rigenerazione urbana. Grazie al racconto itinerante creato da Millo, abbiamo avuto la possibilità di sviluppare una serie di attività come tour didattici, incontri tematici per spiegare alle scuole, associazioni, e gruppi, che l'arte deve interagire per migliorare la qualità abitativa di un quartiere".


"Il legame tra la Cooperativa e il palazzo di piazza Bottesini - spiega Tito Ammirati. il presidente della Cooperativa - risale al 2017, quando avviammo nell'edificio il progetto di housing sociale 'Il CasaTo', per mettere a disposizione dei soci della cooperativa e di famiglie in difficoltà 24 appartamenti ristrutturati a prezzi calmierati".



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