“Va bene, riqualificare i campetti sportivi di Pietra Alta (villaggio Snia), ma per favore si elimini prima di tutto il fatiscente baraccotto che da troppo tempo giace lì a due passi, abbandonato, pericolante, decrepito!”. Questo uno dei punti sollevati da Luciano Speranza, capogruppo di Forza Italia in Circoscrizione 6, dopo la notizia dell’intervento (con fondi privati) per mettere a posto – di nuovo – i campi di basket, tennis e calcetto nel complesso di corso Vercelli angolo via Marinuzzi.
Un altro punto su cui batte Speranza è che i campi sportivi da risistemare non avrebbero necessitato questa prossima riqualificazione se ci fosse stata (dopo la prima spesa di ripristino effettuata alcuni anni orsono) una semplice e ordinaria manutenzione degli stessi.
Pertanto, l’auspicio è che almeno stavolta non ci si limiti a “mettere le cose a posto”, ma si pensi anche a come “continuare a tenerle a posto nel tempo”. Altrimenti, fra qualche anno si dovrà risistemare tutto da capo. E così via, all’infinito (con dispendio di soldi, tempo ed energie).
La situazione dell’ex baretto situato di fronte all’area giochi è ben nota a Speranza, il quale, già nel novembre 2021, aveva stilato un documento in cui chiedeva la demolizione dello stesso. In assenza di risposte soddisfacenti, Speranza si era poi recato personalmente, l’anno scorso, a far presente la situazione all’assessore Francesco Tresso (responsabile della “cura della città”).
“Ho sottolineato a Tresso che questa vecchia baracca è abusiva ed è di proprietà di un personaggio irrintracciabile. Tuttavia, è situata su un’area di proprietà del Comune. Perciò, sussistono le condizioni per intervenire coattivamente e fare piazza pulita di tale scempio, utilizzato come discarica, uso di sostanze illecite e prostituzione. Ebbene, nonostante la morosità e l’evidente necessità di abbattere la struttura – precisa Luciano Speranza – nulla è stato fatto, persino dopo una commissione svoltasi in Circoscrizione 6 alla presenza del capo dei vigili, dei dirigenti di ATC e di diversi rappresentanti del Comune”.
A testimonianza dello sforzo di Speranza (il quale è anche vicepresidente della Circoscrizione 6) per far togliere di mezzo il famigerato baraccotto, c’è un ulteriore documento, del giugno 2024, in cui si reitera la richiesta di demolire l’indecoroso fabbricato.
Tutta questa attenzione, comunque, si inserisce in una visione complessiva di come si dovrebbe intervenire sull’intera area del Villaggio Snia, costruito nel 1925 (quindi siamo prossimi al “centenario”) per volere di Riccardo Gualino, all’epoca proprietario della “Società di Navigazione Italo Americana” (realizzazione e commercializzazione di tessuti sintetici). Il villaggio fu pensato per alloggiare dirigenti e dipendenti nelle sue 16 palazzine e, siccome, era distante dalla città, fu arricchito da una serie di servizi (tabacchino, chiesetta, ecc.) al fine di renderlo più agevolmente vivibile. Insomma, l’intera area rappresenta oggi una sfida per arrivare al centenario con una serie di operazioni di ammodernamento e miglioramento sia estetico che funzionale. “L’operazione sui campi sportivi – conclude Speranza - è solo una porzione di quanto si dovrebbe e si potrebbe fare a beneficio della zona nord di Torino”.
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