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INDAGINE SUI MINIMARKET AL CENTRO DI OGNI SOSPETTO (Prima parte)

Spuntano come funghi i minimarket in Barriera di Milano. Raro che ne chiuda uno. Piuttosto è più facile assistere all’ampliamento di quelli di piccole dimensioni oppure a nuove aperture. A fine ottobre se ne contavano più di 315, secondo l’assessore comunale alla Sicurezza Gianna Pentenero. Da allora altri se ne sono aggiunti: uno di recente in piazza Foroni, un altro arriverà presto in corso Giulio Cesare vicino a via Feletto (ci segnala una lettrice). Appartengono perlopiù a cittadini del Bangladesh o del Pakistan. In qualche caso sono in mano a nigeriani, filippini, ecuadoregni e peruviani.


Possono definirsi "generatori di malamovida". Qui, infatti, i soliti bevitori della notte si riforniscono di birra e alcolici a prezzi popolari fino alle prime luci dell’alba. Si ubriacano, fanno baldoria per strada, si azzuffano tra di loro, disturbano la quiete pubblica, spesso compiono atti vandalici. Al mattino per i residenti il risveglio è sempre amaro, dopo tutto il frastuono delle ore precedenti. Marciapiedi, vie e parchetti sono coperti da un tappeto di bottiglie di vetro, di lattine, di spazzatura abbandonata dove capita e ovunque si respira un acre odore di urina (la birra come si sa ha un effetto alquanto diuretico).


“Ormai rappresentano un problema molto sentito dai cittadini di Barriera – spiega ai nostri microfoni il presidente della Circoscrizione 6 Valerio Lomanto -. Non c’è riunione sulla sicurezza in cui non ci arrivi almeno una segnalazione e la richiesta di intervenire con misure restrittive dell’orario di apertura. Dal nostro punto di vista è sbagliato che il Comune continui a non prendere posizione. È da due anni e mezzo che noi chiediamo la chiusura anticipata di questi esercizi pubblici per arginare il fenomeno della malamovida”.


Nel tempo la questione è stata affrontata in vari incontri pubblici con gli amministratori comunali. L’assessore alla Sicurezza Gianna Pentenero ha ribadito più e più volte che il procedimento per ottenere le chiusure è molto complesso così come quello per arrivare all'effettivo pagamento delle sanzioni perché bisogna fare i conti con la legge sulle liberalizzazioni. Quindi, secondo Pentenero, è necessario ottenere dal governo più strumenti per poter agire.


Eppure c’è il precedente della Capitale. Si tratta della famosa ordinanza “anti malamovida”, definita dai romani l’ordinanza “anti bangla”, con cui il sindaco di Roma ha di nuovo disposto la chiusura dei locali nelle ore notturne, su pressante richiesta dei municipi.


Domani sarà pubblicata la seconda parte.



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2 Comments


galanteangy
Mar 30

Basterebbe poco se solo si volesse.

Controlli fiscali, anche sulla merce, e far rispettare gli orari di apertura e chiusura come avviene per tutte le altre attività...non è così difficile!

Possibile che non ci arrivano!

È lampante che spesso sono coperture della malavita.

Si è lasciato correre troppo fino a rendere la Barriera terra di nessuno o per meglio dire solo dei furbi.

E poi questo giocare a nascondino tra spacciatori e forze dell'ordine è ridicolo, ma lo sanno che li stanno prendendo per i fondelli ?

C'è menefreghismo da parte di chi di dovere e ormai anche rassegnazione da chi come me qui ci deve vivere

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piccola67a
Mar 29

Praticamente tutti 🤔🤔 legati alla malamovida.....ed in zona c'è ne sono a centinaia tutti aperti........noi cittadini chiediamo di fargli intanto rispettare gli orari e quelli sporchi farli chiudere.......e poi ci hanno rotto le scatole x il cosiddetto......intanto posti così sono ricettacolo di malattie....però sono aperti e invece i controlli ci sono per i commercianti onesti che cercano in tutti i modi di riuscire a tirare su le serrande..........cercandone di ogni x fargli le multe.......si devono far rispettare le regole e chi non le rispetta indipendente dal colore della pelle deve pagare...e chi continua a delinquere nonostante tutto rimpatriarli........basta buonismo basta degrado dopo tantissimi sacrifici di noi cittadini che abitiamo barriera e Torino da tanti anni......c'è la nostra vita......perché senz…

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