IN VIA SEMPIONE TORNA IL SALOTTO DEI SENZATETTO
- facciamobarriera
- 3 apr
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Tanta fatica per nulla, verrebbe da dire. Lunedì 24 marzo Amiat, con il coordinamento della Polizia locale, ha ripulito quel tratto di via Sempione, all’altezza di via Monte Rosa, sopra il trincerone, dove alcuni senzatetto avevano allestito un salottino con mobili, sedie e oggetti di ogni genere. Tutto come prima da alcuni giorni. Ci fa la segnalazione Paola, una nostra lettrice che abita in zona. È disperata, già soltanto perché è da anni che si trova a dover fare i conti con la ben nota discarica a cielo aperto in cui è stata trasformata la ex ferrovia incastrata tra le vie Sempione e Gottardo.

D’accordo, con i lavori della Metro 2 si procederà anche alla riqualificazione di quest’area invasa da rifiuti, talora anche ingombranti, e da erbacce. Ma intanto fino a quando i cittadini dovranno sopportare questo scempio, a cui è andato ad aggiungersi da un po’ di tempo il ritrovo dei vagabondi?
“Avevano smantellato tutto all’inizio della scorsa settimana, ma in una manciata di giorni i senzatetto sono tornati come se nulla fosse. Se ne stanno lì, seduti nel salottino che hanno di nuovo allestito, a bere e chiacchierare” ci scrive Paola che poi ironicamente aggiunge: “Il centro culturale <il Trincerone> ha riaperto i battenti. Vi aspettiamo numerosi per un brindisi in compagnia!”. Altro problema, destinato a peggiorare con il caldo, la puzza di latrina che si respira in quell’area.

Tra gli accampati uno è il famoso rom bosniaco di 75 anni, un richiedente asilo con disturbi psichici che si sposta da un giardino all’altro di Barriera. All’intervento, la volta scorsa, avevano partecipato, infatti, anche gli operatori dei servizi sociali per gli adulti in difficoltà. Da parte del Comune gli è stata offerta una sistemazione alternativa in una struttura per senza fissa dimora, ma lui ha rifiutato.
Ai nostri microfoni la coordinatrice all’Ambiente della Circoscrizione 6 Giulia Zaccaro si definisce sconcertata. “Una persona, per quanto con problemi mentali, non può andare a pesare in maniera così importante su tutta la collettività – afferma -. Si consideri che non tutti i rifiuti che lui accumula per farsi la capannina vengono portati via. Quelli sul marciapiedi sì, ma non gli altri che finiscono nel trincerone per restarci chissà ancora per quanti mesi in attesa della bonifica che precederà l’inizio dei lavori della Metro 2, come aveva detto l’assessore Mazzoleni”. Zaccaro conclude poi, sottolineando che avviserà subito tutti quanti gli uffici preposti, già contattati la volta scorsa, per chiedere un nuovo intervento.
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