top of page

IN BARRIERA È ORA DI FARE SUL SERIO... TUTTI!

  • Immagine del redattore: Paola Gatti
    Paola Gatti
  • 30 mar
  • Tempo di lettura: 3 min

Alle istituzioni i cittadini riuniti alla Pace di corso Giulio Cesare in occasione dell’incontro organizzato dal nostro sito “Insieme facciamo la Pace in Barriera” chiedono di fare di più, ma al tempo stesso tanti di loro sono disposti a collaborare per individuare soluzioni condivise. Le proposte non mancano. E anche se non sempre i toni sono pacati, come si conviene in un luogo sacro, alla fine passa il messaggio che bisogna fare comunità per poter tornare a riempire gli spazi attualmente in balia del degrado e della delinquenza. Come? Organizzando eventi, partecipando alle diverse iniziative, frequentando i negozi di vicinato, andando al mercato, aiutandosi a vicenda, facendo volontariato.


“Le porte della Pace sono sempre aperte. Non bisogna abituarsi alle cose che non vanno. È fondamentale individuare nuove strade da percorrere” afferma don Marco (che insieme a don Andrea ha ospitato l’evento) e poi spiega alcune delle iniziative messe in campo dalla parrocchia per “fare rete”, per far riscoprire a giovani e meno giovani il senso di comunità, come per esempio il corso di ginnastica dolce per gli anziani oppure le lezioni di karate per i ragazzi dell’oratorio. “Sono le persone belle che fanno diventare bello un posto” conclude il sacerdote.


“Non basta concentrarsi solo sugli aspetti securitari – spiega l’assessore comunale alla Sicurezza Marco Porcedda -. La sicurezza non è soltanto il presidio dell’esercito o l’arresto dello spacciatore. È anche l’illuminazione, ad esempio. Ma un ruolo nevralgico ce l’ha la partecipazione del territorio. Va da sé che un’iniziativa sul piazzale di largo Giulio Cesare serve a evitare che lì arrivino gli abusivi con il loro mercatino. Quindi ogni proposta, che può essere aiutata anche dall’amministrazione comunale, è benvenuta”.  


È della stessa opinione il presidente della Circoscrizione 6 Valerio Lomanto. “Bisogna cercare di essere collaborativi per il bene del territorio. Dobbiamo riappropriarci degli spazi che ci sono stati sottratti” afferma per poi aggiungere che è comunque sbagliato dare alle associazioni il carico di doverlo fare da sole. In altri termini la Città deve impegnarsi di più, “collaboriamo il più possibile, ma sono passati oltre tre anni dall'inizio del mandato e ora aspettiamo i risultati”.


Lo spaccio concentrato nel triangolo del crack, la delinquenza, il minisuk di largo Giulio Cesare, le occupazioni rom in piazza Crispi, la scarsa illuminazione. Inutile ripetere all’infinito quali sono i problemi di Barriera perché sono sotto gli occhi di tutti.  


L’assessore Porcedda li affronta a uno a uno, rispondendo alle domande dei cittadini. Menziona il procedimento di riorganizzazione del corpo di polizia locale, appena avviato, che porterà all’accorpamento di alcuni uffici in modo tale da recuperare personale da destinare a reparti in servizio sulla strada. È il primo passo per tornare al vigile di quartiere. Non sarà una cosa semplice, immediata, anche perché ci sono dinamiche sindacali da approfondire. Ma sono assolutamente consapevole che per aumentare il senso di sicurezza è necessario mettere un rappresentante della città con l’uniforme vicino ai cittadini” dichiara.


Per quanto riguarda lo spaccio Porcedda spiega che è una competenza delle forze di polizia. “Il prefetto coordina questo tipo di attività. Noi diamo il nostro sostegno con la Polizia locale, anche per la parte amministrativa. E poi come Città portiamo al tavolo prefettizio tutte le segnalazioni che riceviamo”. Poi affronta la questione delle occupazioni rom. “In prefettura (era presente anche l’assessore Marrone) abbiamo chiesto di valutare una modifica della legge sul camperismo perché, per com’è scritta oggi, ha limiti di applicabilità che non permettono alle forze di polizia di arrivare al risultato” dice.


Tra le associazioni presenti ci sono gli Alpini del gruppo Torino Nord. Loro sono pronti a collaborare fin da subito per il bene del quartiere. Per Pasqua insieme con i ragazzi dell’oratorio puliranno piazza Bottesini, stanno organizzando l’iniziativa insieme a don Marco. Mentre con l’assessore Porcedda hanno parlato della possibilità di far tornare in attività il famoso Nonno vigile. “Ho chiesto agli Alpini il contatto del loro presidente di sezione cittadina perché sto cercando di sviluppare protocolli d’intesa con le varie associazioni nazionali, anche dei carabinieri e dei bersaglieri. Grazie all’esperienza maturata negli anni, possono darci una mano, ad esempio davanti alle scuole, permettendoci di liberare i vigili e metterli in strada per svolgere altri servizi”.

 


Facciamo Barriera ringrazia don Marco e don Andrea per l’ospitalità, l'assessore comunale alla Sicurezza Marco Porcedda per la disponibilità, il presidente Valerio Lomanto tutti i giorni al fianco dei cittadini, gli uomini del Commissariato Barriera di Milano che sono sempre presenti sul territorio, Stefania Lomello per la collaborazione e tutti coloro che hanno partecipato all’evento.

Comments

Rated 0 out of 5 stars.
No ratings yet

Add a rating
bottom of page