“Nel complesso Atc di via Cravero, dove lo scorso 19 marzo all’interno di un alloggio si è distaccata una porzione d’intonaco causando lesioni a un inquilino, Atc ha avviato immediatamente un’indagine approfondita per individuarne le cause e prevenire incidenti simili in futuro”. Ad affermarlo l’assessore comunale alle Politiche sociali Jacopo Rosatelli, rispondendo a un’interpellanza presentata dal Vicepresidente vicario della Sala rossa Domenico Garcea (Forza Italia). “La famiglia interessata dall’incidente è stata temporaneamente sistemata al villaggio Olimpia di Edisu in attesa di essere trasferita in un altro complesso abitativo – spiega Rosatelli -. E, inoltre, per motivi di sicurezza, si è provveduto a ricollocare altri due nuclei familiari”.
Subito dopo aver appreso la notizia, Garcea aveva provveduto a depositare il documento per chiedere chiarimenti sulla vicenda e soprattutto per sollecitare più interventi. In aula Rosatelli ha letto una nota in cui il presidente dell'Atc del Piemonte centrale Emilio Bolla sottolinea che “questi immobili hanno beneficiato di vari interventi di manutenzione straordinaria mirati a migliorare la sicurezza, l’efficienza energetica e il comfort abitativo, tra i quali l’ultimo di sostituzione di tutti i serramenti e per la realizzazione di un impianto di riscaldamento centralizzato”.
L’assessore ha inoltre sottolineato che il patrimonio di edilizia sociale è vetusto e che la città non ha le risorse necessarie per risolvere nel giro di breve tempo tutte le criticità anche perché inoltre, né il Governo né la Regione gliele mettono a disposizione. “E’ un tema molto grande - sostiene Rosatelli - che richiederebbe persino l’intervento dell'Unione europea per mettere comuni e agenzie di gestione nelle condizioni di spendere risorse molto ingenti di cui lamentiamo l'assenza”.
Per il vicepresidente la manutenzione straordinaria non basta. “Servono interventi anche all’interno dell’appartamento – incalza Garcea -. In via Cravero 45 un uomo è finito all’ospedale dopo essere stato colpito dal soffitto che gli è crollato addosso di mattina al risveglio mentre stava bevendo il caffè in cucina. Ci sono appartamenti nelle case popolari in cui gli inquilini sono costretti a respirare l’odore della muffa 365 giorni all’anno. Per questo auspico – conclude – che vengano trovati i soldi, magari proprio dall’Unione europea, per ristrutturare non solo gli edifici ma anche gli appartamenti che hanno assolutamente bisogno di essere riqualificati”.
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