CHIUSO PER 30 GIORNI UN LOCALE DI BARRIERA

Saracinesche abbassate per un locale di Barriera di Milano che vende alimentari e bevande in via Elvo 22. Alla titolare, una donna senegalese, è stata sospesa la licenza per 30 giorni, ai sensi dell’art. 100 del Tulps (Testo Unico leggi Pubblica Sicurezza). Il provvedimento fa seguito a una complessa attività di indagine svolta dal Commissariato Centro. Tutto è iniziato nel mese di marzo con il deferimento della proprietaria e l’arresto di due clienti per i reati di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente in concorso e di ricettazione.

In quell’occasione i poliziotti hanno trovato nel locale una quantità significativa di sostanza stupefacente, oggetti utilizzati per il taglio e lo smistamento della droga, una cifra pari a circa 8mila euro in denaro, oltre a 12 telefoni cellulari e un computer Mac Book.

L'indagine prosegue poi nei giorni successivi quando entrano in scena gli uomini del Commissariato Barriera di Milano. Nel corso di un servizio di controllo straordinario del territorio finalizzato al contrasto dell’attività di spaccio, i poliziotti notano uno dei due uomini arrestati durante l’operazione precedente mentre sta uscendo dal negozio. Il malfattore, appena li vede, tenta di disfarsi della sostanza stupefacente. La butta in una canna fumaria e poi tenta di deglutire quel po’ di droga che gli è rimasta in mano. Gli agenti riescono a bloccarlo. È in possesso di crack e di cocaina e di una somma di denaro pari a 400 euro.

Dalle indagini emerge inequivocabilmente che l’esercizio è utilizzato come punto di ritrovo per chi vuole acquistare o consumare sostanza stupefacente. Pertanto costituisce “fonte di concreto e attuale pericolo per la sicurezza dei cittadini, dei consociati e degli avventori, con indubbi riflessi negativi sull’ordine pubblico”. Per questo motivo, ai sensi dell’art. 100 del Testo Unico leggi Pubblica Sicurezza, è stata disposta la sospensione per 30 giorni dell’attività di somministrazione di alimenti e bevande.