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"CHIUSO" IL MINISUK DI LARGO GIULIO CESARE

Immagine del redattore: facciamobarrierafacciamobarriera

Finalmente durante un intervento di controllo straordinario del territorio, nella serata di martedì 18 febbraio, è scattato lo sgombero del mercatino abusivo di largo Giulio Cesare. Sotto la direzione del Commissariato Barriera di Milano, Polizia, Carabinieri, Guardia di finanza e Municipale hanno allontanato quel gruppo di sbandati che ormai da tempo, a tutte le ore, si riunisce lì per vendere scarpe, vestiti, oggetti vari recuperati nelle pattumiere e inoltre, a quanto pare, refurtive.


Sono stranieri, perlopopiù marocchini, brutta gente che attira soltanto altra brutta gente in quel giardino detto delle “tre lanterne”, personaggi poco raccomandabili che aggiungono degrado al degrado in una zona dove lo spaccio la fa da padrone, benché a pochi isolati ci sia il presidio fisso dell’Esercito.


Erano mesi che residenti e commercianti invocavano l’intervento delle istituzioni. Non passava giorno che video e foto non venissero postati sui social per descrivere lo stato di disagio degli abitanti, con la speranza che il problema venisse affrontato seriamente e risolto. “Lo abbiamo atteso a lungo questo momento – racconta Loredana ai nostri microfoni -. Ci voleva proprio. Anche perché quel mercatino, fatto lì sui chiusini del gas, non soltanto porta degrado. È pure pericoloso. La sera quella banda di spiantati per scaldarsi accende il fuoco in una pentola con la carbonella, con il rischio di far esplodere tutto”.    


 

Esprime soddisfazione il presidente della Circoscrizione 6 Valerio Lomanto. “Noi abbiamo insistito molto con documenti politici che sono stati votati, ci siamo battuti al nostro tavolo sulla sicurezza, quello da me presieduto in Circoscrizione, a cui partecipano il viceprefetto e il vicequestore, affinché si provvedesse allo sgombero – spiega -. Ora chiediamo che l’intervento non resti un unicum, ma che possa essere ripetuto nel tempo per evitare che il problema si presenti di nuovo”.

Il timore diffuso è che il minisuk, come lo definisce Lomanto, torni fin da subito al giardinetto. Incrociamo le dita. Quel che conta per ora è che un primo passo è stato fatto. Il prossimo la Circoscrizione se lo aspetta dal privato a cui ha chiesto di chiudere l’area intorno ai tombini, in modo da limitare lo spazio a disposizione di questa banda di sfaccendati a caccia anche solo di pochi euro, vendendo prodotti di recupero o rubati.

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