Quattro cani randagi del branco, che si era insediato nel parco dell’Arrivore, seminando panico tra i residenti, sono stati catturati. All’appello ne manca ancora uno. Nei giorni scorsi avevano azzannato a un polpaccio un quindicenne che stava camminando con la fidanzatina in una delle vie dietro la Coop. A fare la denuncia era stato il consigliere comunale di Torino Libero Pensiero Pino Iannò. Rivolgendosi al Comune aveva chiesto interventi risolutivi per la cattura degli animali, la cui presenza era già stata segnalata da lui l’anno scorso.
La cattura è stata possibile grazie all’allestimento, una decina di giorni fa, di un recinto nella zona di via Ramazzini dove il branco stazionava da tempo. Lunedì 12 febbraio, la gabbia si è chiusa mentre all’interno c’erano un cane maschio e tre femmine (la mamma con due figlie), che avevano ingerito cibo contenente sedativi. L'operazione è stata realizzata dai veterinari dell'Enpa in sinergia con l'assessorato alla Tutela degli animali della Città e l’Università di Torino. Resta ancora da catturare, con le stesse modalità, un esemplare maschio.
I quattro cani sono stati affidati all’Enpa. Verranno visitati e sterilizzati. Poi “saranno mantenuti in stato di semi-libertà all'interno di una grande area che la Città ha realizzato in via Cuorgnè – spiegano dal Comune -. Si tratta di una sperimentazione di assoluta novità, concordata con l'Asl, perché questi cani inselvatichiti non possono essere adottati e neanche tenuti insieme agli altri nel canile di via Germagnano. In questo modo gli animali sono mantenuti sotto controllo, anche per la parte veterinaria. La cattura è avvenuta in modo non violento e nel pieno rispetto degli animali, grazie al lavoro di squadra messo in campo da tutti i soggetti coinvolti nelle operazioni”.
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