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CANI RANDAGI, UN RISCHIO PER LA SICUREZZA PUBBLICA

Il problema dei cani randagi al parco dell’Arrivore ancora non è stato risolto. Ne è certo il consigliere comunale di Torino Libero Pensiero Pino Iannò che soltanto la scorsa settimana, mentre stava passeggiando con la sua cagnolina, ha avuto occasione di vederne alcuni nascosti dietro le siepi. “Da una decina di giorni è stata di nuovo segnalata la presenza di almeno tre grossi esemplari che vagano nel parco Stura lato sud tra i ponti di corso Giulio Cesare e corso Vercelli alla ricerca di cibo tra i rifiuti depositati” spiega il consigliere che ha presentato un’interpellanza in Sala rossa per sapere cosa sta facendo il Comune per mettere in sicurezza la zona.


Rispondendo a Iannò, l’assessore alla Tutela degli animali Francesco Tresso fa presente che “l’azione di cattura è possibile nel momento in cui si sa come poi poter collocare i cani selvatici catturati” e che il Comune sta creando nuovi spazi per accoglierli. "Le due aree recintate già costruite in via Germagnano - afferma - si trovano al massimo della capienza e questo non consente per ora di inserire nuovi cani”. In ogni caso, secondo l’assessore, “la situazione è monitorata anche grazie ad alcuni volontari che alimentano i cani e che riportano periodicamente indicazioni sul numero di soggetti e sui loro eventuali spostamenti”, ovviamente per quanto possibile considerato che i movimenti avvengono a random.


A febbraio un quindicenne che stava camminando con la fidanzatina in una delle vie dietro la Coop era stato azzannato a un polpaccio. A fare la segnalazione lo stesso Iannò che al Comune aveva chiesto subito interventi risolutivi. Successivamente, grazie a un’azione concertata con l’Enpa, quattro cani appartenenti al branco pericoloso erano stati catturati. Ad oggi ne sono stati presi 31 in totale “di cui sei adulti e 25 cuccioli. L’ultimo intervento è avvenuto tra il 13 e il 14 febbraio scorso e ha visto la cattura di quattro adulti e di tre cuccioli” aggiunge Tresso.


Iannò insiste. “Bisogna anche fare degli interventi risolutivi e definitivi in tempi brevi per mettere in sicurezza tutta quell’area, anche perché è molto frequentata, soprattutto da persone che vanno a correre di prima mattina. Questi cani randagi, ahimè, che non hanno nessuna colpa, vanno gestiti in maniera adeguata” commenta, aggiungendo che tornerà presto sul tema con una nuova interpellanza accompagnata da un piccolo book fotografico per illustrare meglio il problema.





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