La nostra passeggiata per portare saluti e auguri è partita da piazza Foroni alle 10,30 (nostra perché a organizzarla è stato il sito facciamobarriera.com in sinergia con il Comitato Barriera di Milano). Si unisce a noi il presidente della Circoscrizione 6 Valerio Lomanto, dopo aver incontrato i bambini delle scuole Novaro e Cena, vestito da elfo insieme con l’Associazione Ricreando. “Credo che siamo la Circoscrizione che ha organizzato più eventi. La media è di 5 o 6 al giorno – racconta Lomanto -. Tanto lavoro è stato fatto spalla a spalla, animato da un forte sentimento di comunità che caratterizza il nostro territorio. Quest’anno il Natale alla 6 si è sentito eccome”.
Prima tappa al mercato da Enzo Torraco, presidente dell’associazione Mercato piazza Foroni, che tanto si è battuto per avere più attenzione da parte delle istituzioni lo scorso anno quando ogni mattina gli ambulanti erano costretti a condividere i loro spazi con pusher e tossici, in una situazione di massima insicurezza. “Il presidio fisso per noi commercianti è molto utile, resta che però il problema del degrado e della delinquenza si è soltanto spostato, per esempio in piazza Bottesini – spiega Torraco -. Tutto questo non è bello per i cittadini. Le istituzioni devono lavorare congiuntamente per ricostruire un tessuto commerciale di vicinato, perché se i negozi chiudono e i mercati sono in sofferenza la gente rinuncia a uscire, lasciando campo libero alla criminalità”.
Raggiungiamo i militari del presidio, con loro ci sono gli uomini del Commissariato Barriera di Milano. Li ringraziamo per quello che hanno fatto in questo anno e che ogni giorno continuano a fare per garantire la sicurezza ai cittadini. Lo sappiamo perfettamente che non è facile la loro missione, anche perché deve sempre svolgersi all’interno del perimetro fissato dalle leggi che spesso hanno le maglie troppo larghe. Abbiamo portato il panettone, ma l’Esercito preferisce non partecipare al brindisi, rispettando quelle che sono le regole stabilite.
Ancora una volta si parla di unità d’intenti per raggiungere importanti obiettivi. Lo fanno il presidente nazionale del Goia Giancarlo Nardozzi e il direttore tecnico Gregory Massa con il presidente della Circoscrizione. “La promessa che ci possiamo fare è quella di continuare a lavorare insieme, veramente e duramente, senza tanti proclami ma con la testa bassa facendo il possibile per migliorare la situazione – afferma Lomanto -. Perché se oggi qua ci sono i militari è perché il Goia ha fatto la voce grossa quando serviva. Però noi c'eravamo e tutti abbiamo fatto una battaglia insieme, anche con don Stefano della Pace che ci ha aiutato molto”.
Alla Pace ci aspetta don Marco con il tè caldo. Il presidente del Comitato Barriera di Milano Giuseppe Dramisino gli consegna i panettoni per i bimbi dell’oratorio. Don Marco ci racconta la mattinata trascorsa in compagnia dei piccoli della Scuola dell’infanzia di via Lombardore che sono appena andati a passeggiare per le vie di Barriera con le maestre. “Vogliamo riempire di bellezza le strade del quartiere, portando l’oratorio in strada – racconta don Marco con gli occhi pieni di gioia -. Ai bambini stiamo spiegando che non bisogna avere paura dei conflitti, bisogna invece viverli perché fanno parte della vita e capire come reagire”.
Alla fine della passeggiata esprime soddisfazione anche il presidente del Comitato Barriera di Milano. “La presenza dell’Esercito nel quartiere è molto importante anche se non risolutiva – dice Dramisino -. Noi continueremo a far sentire la nostra voce quando occorre, talora facendo da pungolo alle istituzioni affinché intervengano per risolvere i problemi che affliggono i cittadini, altrimenti al loro fianco quando si renda necessaria un’unità d’intenti per raggiungere un obiettivo importante”.
Un ringraziamento va anche agli operatori dell'Amiat che ogni giorno si fanno in quattro per pulire strade e in particolare cassonetti vandalizzati da questi barbari