Inizia il mese di dicembre in Barriera. Il mese che conduce al Natale. Il mese con cui si conclude l’anno. Quindi, un periodo di consuntivi e bilanci - guardandosi indietro - ma anche una fase di progettazione e ripensamento, guardando avanti. In ogni caso, un momento di riflessione, di alberi addobbati, di lucine colorate intermittenti, di stelle natalizie rosseggianti, di presepi e di ornamenti luccicanti.
Ci piacerebbe che Barriera di Milano quest’anno facesse un piccolo sforzo in più per manifestare la sua piccola e faticosa rinascita. Vorremmo che nelle vetrine, alle finestre e sui balconi comparisse un festone in più, una palla di Natale in più, un fregio sfavillante in più.
Le festività possono essere una formalità vissuta persino con qualche fastidio oppure possono essere una occasione per dire qualcosa, per dirsi qualcosa, per manifestare uno stato d’animo, un’intenzione, un proposito. E, allora, sarebbe bello che Barriera indossasse il suo vestito della festa con orgoglio, con fierezza, con autentico amor proprio.
Sarebbe bello percepire nelle strade, nelle piazze e nei mercati una voglia di cambiamento, il desiderio di vivere questo nostro quartiere con un pizzico di vanto e con la giusta dignità. Insomma, sarebbe bello che ognuno esprimesse nelle decorazioni degli androni, dei cortili e dei balconi, un sentimento non solo lietamente natalizio, ma pure di riappropriazione del quartiere, delle sue tradizioni, della sua nobiltà, della sua bellezza.
Una bellezza deturpata e offesa per troppi anni e che questo piccolo sito web rivendica nella propria testata sia con il richiamo alla frase (presente a Torino in piazza del Ghirlandaio) del poeta latino Marziale “Pulchrior in terris nulla tabella foret” (<Non ci sarebbe in terra un quadro più bello>) sia con il motto “Il degrado si vince con la bellezza”. Buon dicembre 2024 cara Barriera di tutti noi!
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