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Immagine del redattoreSeneca

BARRIERA PERDE IL TODAYS FESTIVAL

L’edizione 2024 si è svolta l’estate scorsa, per la prima (e ultima) volta, al Parco della Confluenza. Una edizione con tre problemi. Primo problema: l’impatto ambientale su flora e fauna di un sito inserito nella rete Natura 2000 (cioè sottoposto a vincoli particolari in virtù delle sue qualità naturalistiche). Secondo problema: un cartellone assai eterogeneo con eventi che hanno registrato il pienone e altri con affluenza di pubblico molto scarsa. Terzo problema: una programmazione estesa per troppi giorni (dieci).

Ciò detto non è stato un fallimento (ma nemmeno un successo).


Bisogna dare atto alla Fondazione per la Cultura (ente del Comune di Torino) di aver recepito perfettamente le tre istanze a cui si è appena accennato. Infatti, nel nuovo bando pubblicato ieri si indica il Parco Dora come luogo di svolgimento; poi ci sono clausole che incanalano in modo più stringente la programmazione artistica; infine, si riduce il calendario da dieci a quattro giorni. Perfetto. Peccato solo che Barriera di Milano perda un evento che era già stato tolto lo scorso anno allo Spazio 211 e affidato (con regolare gara pubblica) alla Fondazione Reverse.



Nelle settimane scorse, il Comune ha preso in considerazione la possibilità di indicare come sito di svolgimento il Parco Peccei per non togliere a Barriera una delle pochissime cose che erano rimaste in un quadro desolante e poverissimo di iniziative. Ma, alla fine, questa ipotesi è stata abbandonata.


Comunque, per non dare l’idea di abbandonare Barriera al suo triste destino di quartiere dove non succede nulla, dove non si organizza nulla, dove non si accende mai una luce di vita, d’intrattenimento, di glamour, il bando prevede di aggiungere, alle quattro giornate al Parco Dora, altri sette giorni (anche non consecutivi) di eventi che privilegino il territorio della Circoscrizione 6 nel periodo dal 18 agosto al 4 settembre 2025.


Comprendiamo la buona intenzione della Città, ma la soluzione proposta sembra proprio una elemosina, un contentino, un maldestro tentativo per evitare polemiche sullo spegnimento dell’iniziativa in Barriera. Spiacenti, ma la polemica la facciamo lo stesso. E non rispondeteci che non ce ne va mai bene una, magari con argomenti del tipo “il Parco della Confluenza non vi è piaciuto perché luci e musica a tutto volume spaventano la fauna protetta, ora per favore non protestate se prendiamo atto delle osservazioni e vi portiamo via il Todays Festival”.


No: ragionamento sbagliato. Non esiste solo il BIANCO del <Todays al Parco della Confluenza> e il NERO di <via IL Todays da Barriera>. Il quartiere è enorme e ci sono spazi che meritano e necessitano una rapida sistemazione, una rinascita, un rilancio. Proprio per questo era auspicabile partire dall'occasione del Todays, tra l’altro avendo a disposizione otto mesi di tempo prima del suo svolgimento.


Questo dannato quartiere sta facendo di tutto per ripulirsi, rimettersi in sesto e ridiventare attrattivo. Non ci voleva una mazzata del genere. Non ci voleva perché è un pessimo segnale in controtendenza rispetto al desiderio di resurrezione di Barriera. Un altro segnale di resa, di fuga, di avvilimento. Ma noi, nel nostro piccolo, restiamo fedeli all’idea di BARRIERA IS BEAUTIFUL e proseguiremo la nostra umile campagna per non scomparire nel silenzio, nella desertificazione, nel nulla.   

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